SPORT E COVID

Pensate all’indotto bloccato da circa 1 anno a causa del COVD-19: società che organizzano eventi sportivi, palestre, personal trainer, aziende che producono abbigliamento, Polisportive, Associazioni sportive, Fisioterapisti, piscine etc.. “In Italia lo sport fattura ogni anno 12 miliardi di euro, una ricchezza prodotta dal lavoro di 100mila centri sportivi (palestre, piscine, campi) che sono l’anima dell’intero sistema che impiega fino a un milione di lavoratori. Per il 2020 si stima una perdita secca del 70% rispetto all’anno precedente, pari a 8,5 miliardi, e nel 2021 i danni stimati si aggirano al 60% ovvero un azzeramento dei profitti nel biennio post-Covid. Ciò che si deve poi considerare è l’ampia platea di persone che partecipano alle attività promosse dal mondo sportivo, 20 milioni, una cifra enorme. Essendo le famiglie italiane circa 20 milioni, ciò vuol dire che mediamente in ogni famiglia italiana almeno un soggetto pratica dello sport. E questo dato dimostra il notevole valore sociale, oltre che economico, dello sport per la sua presenza così diffusa e capillare nel territorio nazionale” (Credit Francesco Giro, AffariItaliani.it). Credo sia arrivato il momento della Responsabilità Collettiva. Se non invertiamo subito la curva dei contagi il ritorno ad una nuova normalità potrebbe non arrivare in tempi brevi o perlomeno arriverà quando la stagione sportiva ormai sarà al collasso.